10 proposte per attività estive in Tirolo

Una delle escursioni più amate al di sopra di Innsbruck

Un po’ più che una passeggiata, ma ben altro che un’impresa impegnativa per tutti coloro che sono abituati a camminare: il sentiero Zirbenweg tra i pini cembri è apprezzatissimo sia dagli abitanti del posto che dagli ospiti della regione. Con lo sguardo sempre rivolto alla Inntal centrale e sulla catena della Nordkette, si cammina sulla cima della montagna di casa di Innsbruck, il Patscherkofel, attraversando il giardino botanico più ad alta quota di tutta l’Europa. Da ammirare con rispetto non c’è soltanto uno dei boschi di pini cembri più estesi e antichi d’Europa, con esemplari che vantano fino a cinque secoli di vita e che danno il nome a questo sentiero escursionistico. A fine giugno, inizio luglio, fioriscono lungo il sentiero innumerevoli rododendri con i loro petali che vanno dal rosa scuro al rosa chiaro. Il sentiero Zirbenweg può essere percorso sia dal rifugio del Patscherkofel in direzione est fino alla malga Tulfeinalm di Tulfes (non lasciatevi scappare le torte della padrona di casa!) o in senso opposto; l’autobus escursionistico che circola tra Tulfes e la stazione a valle del Patscherkofel è incluso nel prezzo dell’impianto di risalita.

Avventure nell’impero della fantasia

I bambini sono sempre disposti a vivere un’avventura e i genitori che non hanno ancora perso del tutto la voglia di giocare si possono immergere con i loro piccoli in un mondo della fantasia: il regno dell’avventura del Wilder Kaiser. Il mondo magico di Ellmi sull’Hartkaiser, per esempio, è popolato da fate, folletti e spiriti della montagna. Chissà se prendono anche loro la cabinovia per raggiungere la loro montagna incantata? Da un’arnia di api alle pietre sonore: nel parco delle acque stregate “Hexenwasser” di Hochsöll ci sono tante cose da fare anche all’asciutto, ma è chiaro che l’attrazione principale resta l’acqua per sguazzare e giocare a volontà. Insomma, non si sbaglia mai a portarsi dietro dei vestiti di ricambio... E al KaiserWelt Scheffau ci sono solo pochi passi che separano la stazione a monte della cabinovia Scheffau-Brandstadl-Gondelbahn dal portone della fortezza, l’ingresso a un mondo fantastico con parete d’arrampicata, case sull’albero e giochi di ogni genere.

Per chi vuole vivere la vera emozione dell’alpinismo

L’aquila ha ciò che spesso ci manca durante la vita quotidiana: una visione d’insieme! Muoversi ad alta quota, esplorare una regione, può aiutare a ritrovare una visione delle cose più chiara e netta. Le nove tappe del Sentiero dell’aquila, che attraversano l’Osttirol, disegnano la sagoma di un’aquila immaginaria. Le prime cinque vanno da Ströden fino al rifugio Tauernhaus di Matrei. Ogni tappa è percorribile singolarmente in giornata, gli appassionati degli itinerari a lunga percorrenza, tuttavia, possono sfruttare i tanti rifugi che si trovano lungo il percorso. Christian Riepler, guida alpina di Kals che conosce la regione come le sue tasche, trova che tutti i rifugi abbiano qualcosa di particolare da offrire: “dal rifugio Bonn-Matreier Hütte si vedono le Dolomiti. Direttamente dietro al rifugio Sudetendeutsche Hütte si trova un laghetto, mentre il rifugio Stüdlhütte regala una vera e propria sensazione di vita alpinistica...”. La tappa preferita da Riepler è la quinta che va dal rifugio Badener Hütte al Tauernhaus di Matrei: “uno scenario impressionante, panorami spettacolari sul mondo del ghiacciaio del Großvenediger. Il punto culminante dell’escursione è il Löbbentörl, uno dei punti più incantevoli di tutto il parco nazionale”.

Un polo d’attrazione per gli appassionati di cultura e i buongustai.

Già da lontano, Kufstein saluta i suoi visitatori con la fortezza che da secoli troneggia imponente sopra la città. Chissà come ci si doveva sentire, quando all’interno della fortezza abitavano ancora i cavalieri e i servitori e l’Imperatore Massimiliano I radunava tutti all’attacco! La ricca storia di Kufstein non è soltanto percepibile nei pressi della fortezza, ma in ogni angolo della città. Eppure Kufstein offre anche spazio alla modernità. Restaurata con cura e grande attenzione per i dettagli, la città dona nuovo splendore ai suoi edifici storici.

E dato che in un viaggio culturale non può mancare la buona tavola, l’intera regione turistica, che circonda Kufstein, delizia i palati dei suoi visitatori con storiche locande tradizionali come l’Auracher Löchl di Kufstein o il “Blaue Quelle” di Erl.

Per bambini mai stanchi: il “Lauserland” di Alpbach

In Tirolo, i bambini più vivaci, sempre pronti a scherzare e un po’ birbanti, vengono chiamati amorevolmente “Lauser”. Ma che anche le bambine possano essere dei veri e propri “Lauser”, lo si vede facilmente al “Lauserland” sul Wiedersbergerhorn di Alpbach. Questo parco giochi nel bosco, al di sotto della stazione a monte degli impianti di risalita, offre quasi 40 postazioni di gioco in cui i bambini possono scatenarsi a volontà. Se si preferisce dire parco acrobatico o mini-parco ad alte funi, è una questione di gusti, ma una cosa è certa: lì i bambini possono sviluppare le proprie abilità e dare prove di coraggio senza incorrere in pericoli. Il percorso dei cavalli a bastone reinterpreta un gioco vecchissimo. Ma anche soltanto lo stagno con i suoi canali, le fontanelle a pompa, le pale dei mulini, ecc. attira per ore l’attenzione dei piccoli. E cosa dire del cuscino di gomma per saltare di 44 metri quadrati? Soltanto volare può essere più bello! Se venisse voglia anche ai genitori di praticare un’attività sportiva e di scalare spontaneamente il Wiedersbergerhorn, abbiamo in serbo un consiglio: fatelo prima di visitare il Lauserland. Si tratta di un’escursione di circa un’oretta soltanto, adatta anche ai bambini, ma riuscire a staccarlie dal Lauserland potrebbe essere un’impresa alquanto ardua.

I piaceri del palato nella regione del gusto Tirol West

Il cioccolatiere Hansjörg Haag ama trasformare in piacere per il palato ciò che gli offre la terra di Landeck. Infatti, nella cioccolata “Tiroler Edle” si trovano quasi soltanto ingredienti regionali a parte, per ovvie ragioni, il cacao. Il partner più importante di Haags, a guardar bene, è la Grigia Alpina Tirolese, un’antica razza bovina autoctona della regione che produce il latte per la cioccolata. Una vera poesia per il palato e l’anima in combinazione con il distillato di prugna di Stanz, anch’esso antico ingrediente regionale prodotto nel più rinomato villaggio di distillerie del Tirolo, che si trova in un’ideale posizione soleggiata al di sopra di Landeck. Quello che vale per Haag e le distillerie di Stanz, come la pluripremiata di Christoph Kössler, è diventato il motto di vita anche di Seppl Haueis, chef del venerando ristorante Postgasthof Gemse di Zams: portare la tradizione a livello internazionale. Anche qui vengono serviti in tavola ingredienti regionali: prodotti locali di coltivazione propria e selvaggina cacciata in proprio, finemente affinati con gli aromi dell’orto di casa.

Il più grande divertimento sportivo sul più grande lago del Tirolo.

Non lo si può negare: gli abitanti dell’entroterra sono attratti dal fascino particolare che l’acqua sprigiona. Non c’è da stupirsi se i tirolesi a cui, come è risaputo, manca un accesso all’oceano, definiscono con affetto l'Achensee come il “Mare dei tirolesi”. In effetti, il lago più grande della regione ricorda un fiordo con la sua forma allungata. I tirolesi non hanno un mare, ma montagne imponenti che custodiscono pittorescamente l’Achensee. E sull’Achensee è possibile fare tutto quello che si può fare in acqua, sull’acqua e intorno all’acqua al cospetto di un magnifico panorama. Può darsi che non si abbia il tempo di guardarsi intorno se si è intenti a compiere i primi incerti movimenti di stand-up-paddling. Ma sfrecciare a bordo di una barca a vela, affrontare il vento su un windsurf o librarsi nel cielo con un kite surf sono esperienze imperdibili. L’attrezzatura e le istruzioni professionali sono disponibili in tutte le località che costeggiano il lago. E chi predilige lo spettacolo maestoso che si apre alla vista, piuttosto che le attività sportive, potrà trovare tutto ciò che desidera in uno dei lidi o intraprendendo una gita in battello.

Un divertimento e-norme con la mountain bike

E-bike, fat bike o, semplicemente, una mountain bike: in fatto di trend del ciclismo in montagna Kurt Exenberger è un grande esperto. Il fondatore della Bikeacademy di Kirchberg sa il fatto suo, visto che per lui sarebbe inimmaginabile una vita senza le due ruote su terreno sterrato. L’Academy è stata la prima scuola di mountain bike di tutta l’Austria e anche oggi, diciassette anni più tardi, se ne contano soltanto una manciata. Exenberger, insieme alla sua squadra, si occupa con grande dedizione sia dei principianti che degli sportivi di punta. “Il nostro punto di forza è indubbiamente la tecnica di guida”, spiega Kurt. “L’offerta ricca e variegata e la regolarità dei corsi che teniamo da maggio a fine settembre è difficilmente imitabile. E in più, siamo in testa in fatto di know-how”. Know-how e tecnica di guida sono anche i fattori decisivi per quanto riguarda l’e-mountain biking, sport di grande tendenza. Imparare direttamente dai professionisti a praticarlo, aumenta enormemente il divertimento e la sicurezza di guida di questi veicoli a propulsione elettrica. Le e-bike, infatti, sono nettamente più pesanti rispetto alle biciclette normali. “Durante la discesa sono molto più veloci e difficili da condurre”.

Il rifugio Ramolhaus: è nell’Ötztal il punto più ad alta quota di Amburgo.

Il rifugio di Amburgo più ad alta quota non si trova su qualche collinetta della pianura dell’Elba nel Nord della Germania e non ci si saluta nemmeno con un “Moin, Moin!”. Eppure il rifugio Ramolhaus appartiene alla sezione di Amburgo e della Bassa Elba del Club alpino tedesco, pur trovandosi a 3.006 metri al di sopra del Ghiacciaio Gurgler Ferner nella Ötztal più remota. Per questo, un cordiale “Griaß di!” tirolese è ben più adatto tra gli alpinisti che decidono di ammirare l’alba della domenica e la vista su quasi due dozzine di ghiacciai dalla terrazza del rifugio più bello del Tirolo, prima di intraprendere un’escursione sul Ramolkögel o sulla Firmisanschneide. Gli alpinisti più allenati possono raggiungere il rifugio Ramolhaus con circa 4 ore di cammino partendo da Obergurgl o da Vent. Mentre si affrontano i circa 1.100 metri di dislivello in salita, si inizia a intuire la grandezza dell’impresa di Martin Scheiber che nel 1881 costruì il Ramolhaus come primo rifugio dell’Ötztal. Il gestore di adesso, Lukas Scheiber, è il pronipote di questo grande pioniere del turismo alpino.

Siete appassionati di roccia, allenati e sempre alla ricerca di sfide?

Quella dell’Arlberg è una ferrata di tre chilometri che raggiunge quota 2500 metri ed è una delle vie più belle, ma anche più impegnative, di tutto l’arco alpino. Si snoda lungo creste frastagliate e pareti a strapiombo. Una fune d’acciaio lunga 2000 metri, 1050 morsetti e 500 chiodi sono pronti ad aiutarvi. Il tutto dura dalle quattro alle sei ore. Non bastano quindi una forma fisica perfetta e assenza di vertigini, ma anche, e soprattutto, un set da ferrata e un casco. Se non siete certi delle vostre abilità, vi consigliamo di rivolgervi a una guida d’arrampicata professionale. La ricompensa per questa grande fatica, non sarà soltanto una sensazione di profonda soddisfazione, ma anche un panorama spettacolare che spazia dalle Alpi della Lechtal a quelle dell’Algovia, abbracciando le Alpi dello Stubai, della Ötztal fino al gruppo del Verwall e del Silvretta. Il modo più veloce per raggiungere l’accesso alla via ferrata dell’Arlberg è quello di partire dalla stazione della funivia Vallugagrat o dalla stazione a monte della seggiovia Kapall.