Le guide della sua slitta sono così affilate che solo grazie a un'operazione d'emergenza avrebbe perso diverse dita nel riporre la slitta nel bagagliaio. Porta con sé scarpe chiodate per la discesa in uno zaino. La sua tuta da slitta è così aderente e aerodinamica che deve dolorosamente togliersela dopo ogni corsa, perdendo una notevole quantità di peli del corpo. In discesa, l'atleta si sdraia come una tavola sul suo telaio di 250 centimetri quadrati. Con il terreno a soli sette centimetri sotto il sedere e sfrecciando pericolosamente veloce come un nastro trasportatore ghiacciato, l'atleta guida il suo slittino solo tendendo i glutei in modo controllato.
Il casco da sci per lo slittino fa parte da tempo di un equipaggiamento ragionevole. Per questo motivo, nella valigia sul retro dello slittino ha tre caschi di riserva da distribuire agli sbadati che al rifugio indossano solo il berretto. Con i fari allo xeno e il retronebbia, il suo slittino non è omologato solo per la pista forestale, ma anche per la circolazione stradale. Tuttavia, scende dalla montagna solo in posizione eretta e a passo d'uomo. Dovreste seguire il suo esempio. Altrimenti, dovrete probabilmente prendere in prestito il suo kit di pronto soccorso.
Anche se fuori ci sono meno sette gradi, l'Eitle deve rispettare il suo rigido credo modaiolo: chi non indossa i pantaloni da sci esclusivamente in pista non solo ha perso il controllo della propria vita - no - ma sta già metaforicamente e letteralmente scivolando giù per la montagna e si ferma solo davanti a un malandato centro outlet. L'uomo vanitoso si dirige verso la cima con un tremito represso, ma con un paio di jeans firmati, un giubbotto leggero e senza berretto. La discesa a valle è un'esperienza di congelamento e di punture di ghiaccio per il vanitoso, ma si spera di poter scattare qualche foto di stile della giornata sulla neve.
L'avanguardista dello slittino non si lascia scoraggiare da strane ossa rotte e denti mancanti: dopo tutto, è un pioniere. Sulla pista da slittino lo si può trovare con gli ultimi gadget tecnici provenienti da oscure officine. A volte lo si vede con un Klumper, un singolo sci collegato a un sedile di legno. Un'altra volta sta testando una ciotola di plastica non sterzante. "Tutti scendono", recita un vecchio adagio dell'aviazione. L'avanguardista dello slittino a volte scende a valle a piedi e, in caso di emergenza, con il servizio di soccorso alpino.
Li si vede molto prima e per qualche tempo dopo che ci hanno superato. I supergenitori sono una valanga umana, ognuno con quattro bambini e cani che si muovono selvaggiamente e liberamente per tutta la larghezza della pista da slittino. Se si vuole superarli, bisogna aspettare un buon quarto d'ora prima che abbiano raccolto le loro creature e le abbiano gentilmente fatte passare. A causa della quantità di bagagli (cibo e tè per una coorte di soldati) e delle pause ogni 20 minuti, i super genitori e il loro seguito riescono a percorrere solo 200 metri all'ora. Se due di queste famiglie si incontrano durante lo slittino, tutte le altre possono purtroppo ripartire.
