Una giornata sulla neve: snowboard a Sölden
Sölden è molto più che semplice Party. Questa è sicuramente la scoperta più eclatante durante la nostra giornata in compagnia del local Rudi Wyhlidal. 18 anni fa si è trasferito a Sölden im Ötztal e nel frattempo ha anche sposato una ragazza di qui. E oggi scopriamo la “sua” Sölden.
Unser Sölden-Guide: Rudi Wyhlidal.
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Una località sciistica ricca di contrasti
Iniziamo la giornata con Rudi sorseggiando un cappuccino al Café s’Rimele, punto d’incontro preferito dei locals. Girato l’angolo si arriva alla nuova funivia Giggijochbahn, una costruzione futuristica direttamente vicino a una vecchia casa di legno. L’interno della funivia ricorda una fermata della metro, con le cabine che arrivano allineate come perle di una collana. E la gente viene letteralmente “inghiottita” senza problemi per essere trasportata in cima e trascorrere una meravigliosa giornata in montagna, noi inclusi. Il grande vantaggio con il nuovo impianto è che non ci sono più tempi di attesa. “Una cosa meravigliosa rispetto all’impianto precedente” ci spiega Rudi.
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Il nostro consiglio per accedere all’area sciistica: la funivia Giggijochbahn.
Dopo la nostra prima discesa sulla Funslope ci godiamo il meraviglioso panorama all’arrivo dalla seggiovia Roßkirpl, giù verso la valle Pollestal. „In quella valle sono già stato in estate a fare un Tour in mountainbike, un giro veramente stupendo”, ci racconta Rudi. Sorride, mentre guarda verso il basso. „Potremmo salire ancora un po’ con il Schwarzkogllift, molto imponente.”
Questo punto panoramico si trova direttamente vicino alla stazione a monte della seggiovia Roßkirpl-Sessellifts.
Gioia per gli occhi: la tripletta di vette da 3000 metri
Ulteriori consigli per foto strepitose sono le cime Tiefenbachkogel e la Schwarze Schneid nella zona sciistica del ghiacciaio. Si tratta di due delle 3 famose cime conosciute come Big 3. La terza la dovremmo visitare ancora in giornata, ovvero il Gaislachkogel alto 3.058 metri. Da qui si apre un panorama a 270 gradi sulla valle Venet, verso Obergurgl-Hochgurgl, fino al Timmelsjoch al confine con l’Italia e giù fino alla località di Sölden.
Spettacolare: lo scorcio panoramico dal Gaislachkogel sulla pista.
Con l’aiuto di una scaletta di metallo presso la stazione a monte Gaislachkogel anche i meno sportivi possono ambire a salire su un tremila.
Dove lo Style è tutto: Snowpark Sölden
Da buon snowboarder ed ex designer di Parks Rudi ovviamente adora lo Snowpark Sölden al Giggijoch. „Forse non è così imponete come altri parchi ma qui tutti, veramente tutti – dal principiante all’esperto, hanno la possibilità reale di divertirsi“. Lo Snowpark e il Medien Obstacle hanno trasformato Sölden in un famoso punto di incontro per Snowboarder e Freestyler di tutto il mondo.“
Lo Snow Park Sölden è LA meta per Snowboarder e Freestyler.
Vicino al Giggijoch, con il suo Snowpark e le piste larghe dove si svolgono quasi tutti i corsi di sci, si trova il Gaislachkogel, molto amato dagli sportivi. Con le sue piste ripide e tecniche è sicuramente la vetta più stimolante e non di rado capita di trovarvi anche temerari Freerider. Tutta la zona sciistica del ghiacciaio Retten- e Tiefenbachferner è ottimale per iniziare già in autunno la stagione sciistica. E’ simile al Giggijoch con piste comode e ottime anche per gli snowboarder ad esclusione della ripida parete al Rettenbachferner, che ogni anno ospita l’apertura della coppa del mondo di sci.
Impressionante: La vista dal Gaislachkogel in direzione del Rettenbachferner.
Sosta in baita
A pranzo iniziamo a sentire i morsi della fame e Rudi si dirige verso la Gampe Thaya, una baita con proprio alpeggio. „E’ un rifugio come quelli di una volta estremamente comodo e accogliente. Produce quasi tutto da solo. Qui non trovi prodotti commerciali ma solo cose locali ottimamente cucinate”. Posso confermare al 100% dopo aver degustato ottimi Spätzle (gnocchetti), Knödel-Duo (canederli) e Kaiserschmarrn (un dolce detto “pasticcio imperiale”).
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Facciamo sosta alla baita centenaria Gampe Thaya.
Altri rifugi che Rudi ci consiglia caldamente sono la piccola e accogliente Bratkartoffelhütte e la Hühnersteige presso la valle Rettenbachtal. Tra i grandi ristoranti in montagna Rudi ci consiglia il Restaurant Giggijoch, „cucinano benissimo.“ E chi cerca qualcosa di veramente esclusivo e stellato, prenda la funivia Gaislachkoglbahn fino al rinomato “ice Q”, dove lo scorso anno è stato girato parte di „James Bond“. „Questa è veramente una esperienza culinaria unica a 3000 metri di quota con panorama mozzafiato.“
Consigli per lo schopping: Sporthütte Fiegl
Vicino alla risalita degli impianti a valle si trova la Sporthütte Fiegl, consigliata caldamente da Rudi: „Qui trovo tutto quello di cui ho bisogno. Ovviamente i negozi sono ottimi in tutto il paese e anche la consulenza, ma io la maggior parte delle volte vengo qui.“
Musica – live, burger e birra artigianale
E dopo una lunga giornata sulle piste Sölden vi offre anche un ottimo programma notturno. Chi ama fare le ore piccole va al Bierhimmel, il Bar per antonomasia di Sölden. Qui trovate musica dal vivo e ottima birra. Anche nella piccola baita a centro paese chiamata giustamente Live vi attendono Bands dal vivo. Se preferite ballare c’è il Katapult, la discoteca più famosa a Sölden – l’evento da non perdere è l’Electric Mountain Festival. Decisamente più tranquillo e il JaTi, con servizio davvero simpatico e ottimi burger. La birra artigianale accompagna egregiamente piatti dai nomi fantasiosi come “Black Beauty“ e le patate dolci fritte sono squisite. L’arredamento è un misto di antiquariato ed Upcycling.
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Consigli per il pernottamento
Una soluzione bella e allo stesso economica è quella di soggiornare in uno dei numerosi appartamenti o presso le piccole pensioni della zona. Rudi consiglia il Sun Alpin – dal tocco alpino moderno e tanto legno. Chi cerca un 5 stelle si troverà benissimo all’Hotel Central. Da consigliare sono sicuramente anche il Lifestylehotel Die Berge, l’Hotel Bergland e l’ Hotel Vaya. La storia di quest’ultimo si intreccia con la vita di Rudi perché qui c’era un altro Hotel dove lui soggiornò appena arrivato a Sölden. Ora invece ha preso il suo posto l’Hotel Vaya ricco di stile e charme, e se ne sente parlare solo bene.
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard
Fotos: Tirol Werbung, Carlos Blanchard