7 modi di trasportare gli sci
“L’elicottero”, “il tram” o “il terminator”: abbiamo inquadrato come trasportate gli sci. Osservando gli altri sciatori davanti agli impianti di risalita, sorseggiando una bevanda sulla terrazza del rifugio, si può imparare molto sui propri simili. Per darvene un’idea, abbiamo esaminato sette tipologie di trasportatori in base a seri criteri scientifici.
1. Il bicipite d’acciaio
Trasporti gli sci uniti con una mano parallelamente al corpo eretto, con il braccio flesso ad angolo retto. Chiunque osservi la scena, pensa che non potrai reggere a lungo, eppure si sbagliano: mentre dall’affollato parcheggio numero 13 ti dirigi verso la stazione a valle percorrendo una distanza che ti sembra non finire mai, stringi i denti e ignori il dolore al braccio. Più tardi, quando ti siedi in funivia e non riesci a riportare il braccio in posizione normale, tutti sapranno che tu ce l’hai: il bicipite d’acciaio.
2. Il me ne sbatto
In mezzo all’autostrada ti accorgi che lo sportello del bagagliaio è aperto, il gilet di sicurezza e i vuoti a rendere sono ormai già andati persi e tu che fai? Continui a guidare e durante una sosta ti ordini un sandwich con senape, ketchup, maionese e sottaceti perché è faticoso prendere una decisione. Trascini gli sci direttamente dal tetto della macchina fino alla funivia facendoli strisciare a terra? Secondo le nostre ricerche, porti gli sci in modalità “me ne sbatto”, che è caratterizzata da una preoccupante apatia verso le persone e le cose. Durante una sosta presso un rifugio ti è già capitato di spremere una bustina di tè bollente con la mano, vero? Un consiglio? Consulta un terapeuta.
3. Il terminator
Cerchi di portare gli sci sulla spalla come un vero professionista. Mentre chiacchieri animatamente con il tuo amico in direzione dello skilift, ti dimentichi però degli sci che sporgono sempre di più di lato e in alto nell’aria. Così facendo, riesci a centrare tre lampioni, sei specchi stradali e nove insegne segnaletiche lungo il tragitto dall’hotel all’impianto di risalita. Pure un passante hai accecato. Non si tratterà forse di un comportamento doloso, ma senza dubbio molto rischioso. Avvolgi i tuoi sci con un rotolo di pluriball o chiedi a qualcuno di portarteli.
4. Il veterano dello sci
Hai la pelle che sembra cuoio, la tuta da sci rossa, degna del tuo status di istruttore di sci di lunga data. A causa degli scarponi da sci super rigidi, che al termine della stagione devono essere rimossi chirurgicamente, cammini leggermente reclinato con gli sci perfettamente spallati. La gente ti guarda con ammirazione e si chiede come fai a portare i tuoi sci affilati come rasoi tanto vicino al volto senza sfregiarti o per lo meno raderti. Congratulazioni, sei un grande!
5. L’elicottero (alias: il Samurai)
Qualcuno ti ha messo in testa l’idea di portare gli sci singolarmente anziché chiusi in coppia. Quindi cammini con uno sci sopra la spalla sinistra e uno sopra la spalla destra, sembrando dall’alto una X ambulante. Con i movimenti oscillanti simili a quelli di un elicottero hai bisogno di circa il doppio dello spazio di chiunque altro. Se devi correre per prendere lo skibus passi automaticamente dalla “posizione dell’elicottero” a quella del samurai, caratterizzata da movimenti incontrollati. A tutti quelli là fuori che incontrano questo tipo di sciatore durante la propria settimana bianca: scappate il più veloce che potete!
6. Il tram
Anche tu sei uno di quegli scissionisti che trasportano gli sci individualmente. Invece di incrociarli, li tieni paralleli al suolo e cerchi di mantenerli più dritti possibile. “Il tram”, in realtà, è molto pratico, ma ridicolo. Da sostenitore di questo metodo di trasporto, hai anche problemi cronici con i bastoncini da sci, che potresti scegliere di attaccare allo zaino o di stringerli tra i denti.
7. La trave
Se ti piace portare gli sci orizzontali di fronte a te, dai evidentemente molta importanza al distanziamento sociale. Ottima scelta. Portando gli sci a trave, tuttavia, riveli (come del resto tutti gli altri sostenitori di tecniche alternative) che non sai assolutamente cosa stai facendo.