Le Dodici Notti Sante: la fumigazione e altri rituali
Località: St.Johann i.T.
Il rituale della fumigazione
Praticata in Tirolo già da secoli, la fumigazione era un tempo espressione della superstizione della gente. Si diceva che durante le Dodici Notti Sante – quelle dalla Vigilia di Natale all’Epifania – la porta tra il nostro e l’“altro mondo” si spalancasse, consentendo a poteri oscuri d’ogni tipo di attraversarla. Perciò si tentava di tutto per proteggersi dalle sventure. Si evitavano cose normalissime, come per esempio fare il bucato, perché si temeva che tra le lenzuola stese potessero restare impigliate le anime malvagie. C’era l’abitudine di urinare davanti alla porta del fienile per allontanare gli spiriti cattivi. E in quei giorni per scrivere veniva impiegato solo il sangue. Sopra le stalle penzolavano cespugli di artemisia, un’erba locale di cui si diceva che proteggesse dalla sfortuna. E ovviamente si praticava la fumigazione: in tutte le stanze, nelle stalle, a volte anche all’aperto lungo i confini della proprietà. Fino a cent’anni fa erano ancora usanze diffuse e considerate del tutto normali.
La fumigazione al giorno d’oggi
Per la sciamana, terapeuta energetica ed esperta di fitomedicina Gudrun Kofler, di Silz, è un vero peccato che oggigiorno la fumigazione venga poco praticata. E che, quelle rare volte, si ricorra ormai quasi sempre a incensi orientali dai profumi troppo intensi. “Eppure, qui da noi si trovano così tante erbe locali con straordinarie proprietà purificanti e protettive”, commenta Gudrun, “la purificazione è importante, perché le energie negative – per esempio dopo un litigio – spesso restano bloccate nel luogo in cui si sono create. È capitato a tutti: ci sono ambienti o luoghi in cui istintivamente non ci sentiamo a nostro agio, senza riuscire a spiegarne il perché. Ma si può intervenire e in modo molto efficace: con la fumigazione”.
Gudrun, che abita in un casolare antico di duecento anni, racconta della prima volta che ha visitato l’edificio: “Mi sono sentita così a disagio che volevo andarmene all’istante! Nulla di strano, a pensarci. Nel corso degli anni qui è entrata e uscita tanta gente, e queste mura hanno certamente assistito anche a dolore, conflitti, forse tradimenti. Me ne dovevo liberare!” Che il rituale di allontanamento di queste energie negative sia andato a buon fine, riesco a percepirlo anche io in prima persona. Mi trovo da lei, presso il suo studio di terapia energetica „Freya” che ha ricavato all’interno del suo casolare. E mi sento molto bene. Voglio sapere tutto sulla fumigazione. Soprattutto su quali erbe sono particolarmente indicate.
Andar per erbe in Tirolo
Le erbe adatte alla fumigazione sono moltissime. Chi in estate non è riuscito a raccogliere le erbe che voleva o chi non se ne intende può acquistarle, singolarmente o in miscele pronte all’uso. Gudrun mi fa qualche esempio di efficaci erbe locali, anche se in realtà la lista sarebbe molto più lunga.
Radice di angelica: allontana le energie legate alla paura
Artemisia: disinfetta, combatte le paure, aiuta a lasciarsi andare, porta nuovi inizi, utile in generale contro la sventura
Verbena: porta fortuna e successo, chiarezza, creatività, aiuta a ricordare i sogni
Resina d’abete rosso: antisettica, dissipa le energie della conflittualità, la gelosia, l’invidia; di buon augurio all’ingresso in una casa nuova
Lavanda: disinfettante, depurativa, purificante, rilassante, calmante, distensiva
Rosmarino: contro le energie negative, risveglia l’entusiasmo e la creatività, aiuta a lasciarsi andare
Salvia bianca: antisettica, forte azione purificante specialmente per liberarsi delle vecchie energie, porta calma, aiuta a riprendere fiato
Ginepro: protegge da tutte le negatività, dissipa le atmosfere “avvelenate”
Verbena
Artemisia
Radice di angelica
Ed ecco come fare
Gudrun spiega: “I preparativi sono fondamentali. Dobbiamo renderci conto che grazie alle nostre intenzioni positive e con l’aiuto del mondo spirituale abbiamo il potere di trasformare le energie oscure. E che ci riusciremo! Prima di cominciare possiamo munirci di diversi strumenti che ci conferiranno più forza nel nostro intento. Si tratta di strumenti che associamo ai quattro elementi e che hanno a loro volta proprietà purificatrici. Per esempio una ciotola di sale per l’elemento terra, che prepariamo un paio di giorni prima e che svuotiamo poi fuori dai confini della proprietà. Una caraffa d’acqua, una candela accesa. In questo è indispensabile affidarsi al proprio intuito”. La fumigazione rappresenta il quarto elemento, l’aria.
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Ci sono diversi contenitori per la fumigazione. Con i cosiddetti “stick” di salvia non ne serve nessuno.
Per la fumigazione stessa esistono diversi contenitori e metodi. “Io metto un pezzo di carboncino per incenso in una ciotola resistente alle alte temperature e lo accendo. Quando il carboncino è diventato completamente bianco, distribuisco un po’ della miscela di erbe e resina sopra la brace, così che cominci a fumare. Con questo fumo purifico stanza per stanza, procedendo in senso antiorario e a finestre chiuse. Gli angoli sono molto importanti e non vanno tralasciati! Dopo che il fumo è arrivato dappertutto, arieggio per bene. In questa fase si vede perfettamente come il fumo sembri portare via con sé le energie oscure”.
Quando il carboncino diventa bianco, distribuirci sopra una piccolissima quantità di miscela di erbe e resina. Per porzionare correttamente esistono degli appositi misurini.
Subito dopo si può percepire la purificazione a livello emotivo. Per preservare questa purificazione è bene ripetere la fumigazione con una miscela profumata, in senso orario. Stavolta non si arieggia, l’effetto armonizzante deve restare dentro gli ambienti. Durante questa procedura si possono esprimere i propri desideri, pensare a ciò che di buono succederà, alle cose belle. Con la ciotola da fumigazione disegniamo in orizzontale un “otto”: questo numero ha un’azione protettiva particolarmente potente.
Questo rituale è indicato non solo durante le Dodici Notti Sante, ma può essere ripetuto periodicamente. Ed è importantissimo soprattutto quando ci si trasferisce in una casa nuova.
Diario dei sogni
Ciò che sogniamo durante le Dodici Notti Sante può contenere messaggi dal cielo. Dare indizi su cosa accadrà l’anno a venire. Ecco perché è indispensabile annotare tutti i sogni! La cosa migliore è tenere un taccuino accanto al letto, visto che dopo essersi alzati il ricordo dei sogni tende a sfumare e sparire del tutto. La prima Notte Santa, tra il 24 e il 25 dicembre, annuncia cosa accadrà a gennaio dell’anno in arrivo, la seconda tra il 25 e il 26 cosa succederà a febbraio, e così via. Interpretare i sogni è emozionante e con un po’ di esercizio si riesce a comprendere cosa vuole dirci il nostro Io Superiore. Una risorsa preziosa, perché l’Io Superiore non sbaglia mai.
Interessante anche a un anno di distanza. Quale sogno ha dato un indizio concreto?
Meditazione
A ognuna delle Dodici Notti Sante è legato un tema specifico. Se si tratta di un tema che sentiamo particolarmente nostro in quel dato momento, il ricorso a meditazioni, rituali e formulazioni di desideri può aiutare a fare chiarezza.
Un tema per ogni notte…
24/25: preparazione interiore al periodo magico
25/26: voce e condotta interiori, Io Superiore
26/27: aprire il cuore, lasciar accadere i miracoli
27/28: sciogliere i blocchi
28/29: amicizia, sostegno reciproco, famiglia
29/30: purificazione, lasciarsi andare
30/31: separarsi da cose del passato e zavorre, preparazione al nuovo
31/01: inizio di un nuovo anno della vita
01/02: benedizione, saggezza
02/03: allontanarsi da vecchi, ostinati modelli di comportamento, aprirsi al nuovo
03/04: purificazione, trasformazione
04/05: rinascita, celebrazione, nuovo inizio
05/06: auguri per il nuovo anno
Volgere lo sguardo dentro di sé… lo yoga è lo strumento perfetto.
I foglietti dei desideri
Le Notti Sante sono il periodo ideale per esprimere i desideri più profondi. Si dice che ora possano avverarsi più facilmente. La porta verso il cielo è aperta, la strada è più diretta. C’è un bel rituale che ho eseguito io stessa l’anno scorso e che ti consiglio.
Così aiuti i desideri ad avversarsi
Prendo dei foglietti e su ognuno scrivo un mio personale desiderio, badando a formularlo in modo positivo, come se si fosse già avverato. Un foglietto per ogni Notte Santa, quindi 12 desideri e 12 foglietti: li appallottolo e li infilo in un barattolo di vetro. Su un ulteriore foglietto scrivo il tredicesimo desiderio e lo metto nel barattolo insieme agli altri. Poi mescolo per bene il tutto.
A partire dal 24 dicembre estraggo un foglietto al giorno, come una specie di calendario dell’Avvento. Ma non guardo cosa c’è scritto: affido il foglietto a uno dei quattro elementi. Io ho approfittato della mia passeggiata quotidiana per gettare i foglietti nell’Inn, uno dopo l’altro. Ma li si può anche bruciare o sotterrare. Penso che funzioni anche buttarli semplicemente via, basta essere convinti che ciò non comprometta il rituale.
Poi arriva il momento clou: dopo l’ultima Notte Santa avanza un foglietto. Cosa ne faccio? Lo apro e lo leggo. Perché questo è il desiderio per il quale sono io stessa a dovermi dare da fare – degli altri se ne occuperà l’universo.
Il tuo barattolo dei desideri: far avverare l’ultimo è compito tuo.
Ti auguro un Natale sereno e tanti momenti magici.
E che tutti i tuoi desideri possano diventare realtà.