Ghiacciai che brillano al sole, cascate scroscianti e impetuosi torrenti glaciali. Nelle vicinanze delle famose cascate Umbalfälle, nei pressi di Prägraten/Ströden, inizia la prima tappa del Sentiero dell'aquila in Osttirol. Dapprima il sentiero conduce attraverso un rado bosco di larici e in breve tempo si entra nel regno delle marmotte. Dopo aver superato il rifugio Göriacher Ochsnerhütte e aver fatto magari una pausa di ristoro presso il rifugio Essener-Rostocker Hütte, si prosegue lungo il sentiero Schweriner Weg al di sotto del Kleiner Geiger fino ad arrivare al valico del Türmljoch. Lungo il percorso, segnalato da molti ometti di pietra, si raggiunge il Johannishütte, il rifugio più antico delle Alpi Orientali, edificato nel 1857 e rinnovato nel 1999. Una meta alquanto agognata, data la lunghezza dell'itinerario: la fatica, però, è ampiamente ripagata dalla bellezza paesaggistica di questa tappa.
Da sapere su questa tappa
La storia dell'aquila ·Gli sherpa delle Alpi. Il Großvenediger, con il suo maestoso manto bianco, è la vetta glaciale principale del Venedigergruppe. Fu conquistata soltanto nell'anno 1841, quarant'anni dopo la prima ascensione del Großglockner. I tour alpinistici su ghiacciai ricchi di crepacci divennero molto amati con l'avvento dell'alpinismo e, per questo, vennero realizzate le prime strutture, per esempio i rifugi, all'inizio del XX secolo. Tutto il materiale - provviste, sacchi di cemento, legna da ardere ecc. - fu trasportato in queste zone esposte da portatori di alta quota, i cosiddetti “sherpa delle Alpi”. Nonostante siano stati utilizzati anche animali da soma, ciò che fecero queste "squadre di portatori" è indescrivibile. Inoltre furono loro le prime guide alpine, dato che spesso venivano incaricati dai gestori dei rifugi di guidare degli ospiti o partecipavano a interventi di soccorso. A quel tempo, però, non era facile vivere delle paghe modeste che si ricevevano dal gestore della baita, perché queste dipendevano dall’andamento della stagione: ecco perché molti si vedevano costretti ad accettare qualsiasi lavoro per arrotondare. Successivamente, con l'avvento del trasporto in elicottero, fu naturale ridurre l'impiego di portatori, se pensiamo che negli Anni ‘70 per ogni chilo trasportato si pagavano solo 4 scellini, poco meno di 30 centesimi di euro.
L'occhio dell'aquila · Nella regione dei fieri "tremila", si apre un panorama eccezionale sulle vette maestose. Dal rifugio Essener-Rostocker Hütte si vedono almeno dieci giganti di ghiaccio, mentre dal rifugio Johannishütte si gode del miglior panorama su sua maestà: il Großvenediger.
La sfida dell'aquila ·Il Türml (2.844 metri) è una cima del Dorferkamm. La salita richiede poco più di 30 minuti direttamente dal Türmljoch attraverso la via ferrata (C) fino alla vetta. La discesa si effettua lungo il pendio meridionale - assicurato con funi metalliche - e riporta al punto di partenza. Anche da lì la vista è appagante: il Venediger di mostra in tutta la sua bellezza.
Suggerimento: mappa escursionistica Kompass n° 46, Matrei in Osttirol, e n° 50, Nationalpark Hohe Tauern
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