Tappa 1: Reith bei Seefeld – Nördlinger Hütte
Metri di dislivello in salita: 1.150 metri, durata: 3 ore, lunghezza: 6,5 chilometri
Il tour comincia con una salita fino ad un accogliente rifugio del club alpino con uno stupendo panorama. Alla stazione di Reith bei Seefeld si segue la strada in direzione nord. Attraversando la via romana, si continua sul sentiero panoramico finché non svolti sul sentiero n° 211. Si segue il sentiero e, girando verso destra, si continua con una serie di tornanti fino al rifugio Schartlehnerhaus (1856 m). Da lì si prosegue per il costone ricoperto di pino mugo lungo il cosiddetto crinale “Schoaßgrat”, inizialmente in curve, poi più lineare fino al rifugio Nördlinger Hütte (2239 m).
Dalla stazione a valle degli impianti di risalita “Bergbahnen Rosshütte” a Seefeld si prende la funicolare per il Rosshütte (1751 m) e si prosegue con la funivia Härmelekopfbahn fino al punto di partenza dell’escursione. Da qui, si raggiunge il rifugio Nördlinger Hütte prendendo il sentiero Kuntersteig (10) o, in alternativa, attraverso un tratto ripido ed esposto che passa per l’Härmelekopf e la Reither Spitze (79).
Tappa 2: rifugio Nördlinger Hütte - rifugio Solsteinhaus
Metri di dislivello in salita: 350 metri, durata: 4 ore, lunghezza: 6,7 chilometri
Questa tappa conduce al rifugio Solsteinhaus passando per il valico Ursprungsattel e la forcella Eppzirler Scharte. Dal rifugio Nördlinger Hütte si parte inizialmente in direzione est, seguendo poi l’andamento del sentiero verso nord ai piedi della Reither Spitze e infine proseguendo verso est fino al valico Ursprungsattel (2.087 m). Da qui si continua sul sentiero discendente in direzione nord-est. Arrivati alla sella Breiter Sattel (1.794 m), prendere il sentiero 74 verso destra che porta alla forcella Eppzirler Scharte. Attraversare la grande pietraia del Kuhljoch e con pochi tornanti ci si raggiunge l’Eppzirler Scharte (2102 m). Da qui si scende per circa 200 m di dislivello il ghiaione calcareo dell’Höllkar (sentiero 212). Di seguito si prosegue sul sentiero 211/212 che, dopo alcuni moderati dislivelli, conduce al rifugio Solsteinhaus.
Tappa 3: rifugio Solsteinhaus - rifugio Pfeishütte
Metri di dislivello in salita: 1.303 metri, durata: 8 ore, lunghezza: 16,5 chilometri
La più lunga tappa dell’alta via del Karwendel conduce gli alpinisti al rifugio Pfeishütte, passando per i sentieri Gipfelstürmerweg e Goetheweg. Dal rifugio Solsteinhaus prendere il sentiero 213 in direzione della malga Möslalm. Alla biforcazione verso la “Wilde Iss”, si segue il sentiero Gipfelstürmerweg (215) in direzione est. Passa davanti ad un capanno di caccia. Il sentiero tortuoso conduce lungo un crinale fino al cosiddetto “Hippen”. Dopo una breve discesa, si continua attraverso passaggi molto ripidi, assicurati mediante funi, fino al valico Frau Hitt Sattel, a ovest della pronunciata vetta della Frau Hitt. Dal valico Frau Hitt Sattel, seguendo il sentiero Schmidhubersteig con un’iniziale rapida discesa, attraversando pascoli montani, si arriva al ristorante Seegrube (1.906 m). Da qui si prende il sentiero 216 che sale verso il rifugio Hafelekarhaus (2.269 m). Verso sud, sotto la vetta Hafelekarspitze, corre il sentiero Goetheweg (219) che porta al rifugio Pfeishütte. Inizialmente si segue il sentiero con scorci mozzafiato sulla città di Innsbruck e sulla valle Inntal, passando dal Gleirschjöchl, e si giunge senza grossi dislivelli alla forcella Mühlkarscharte. Dalla Mühlkarscharte il sentiero si sposta sul lato nord della catena montuosa Nordkette e regala viste maestose sulle imperve montagne del Karwendel. Tramite un percorso tortuoso si giunge alla forcella Mandlscharte (2.314 m) e da lì si scende verso il rifugio Pfeishütte. L'ultima tratta conduce attraverso un bosco di pino mugo al rifugio Pfeishütte
Variante: chi voglia risparmiarsi i 363 m di dislivello dal ristorante Seegrube alla stazione a monte Hafelekarhaus, può utilizzare la funivia Hafelekarbahn.
Tappa 4: rifugio Pfeishütte - rifugio Bettelwurfhütte
Metri di dislivello in salita: 500 metri, durata: 4,30 ore, lunghezza: 8,9 chilometri
Questa tappa conduce al rifugio Bettelwurfhütte passando per il passo Stempeljoch e il sentiero romantico Wilde-Bande-Steig. Dal rifugio Pfeishütte si segue il sentiero 221 (Via Alpina) in direzione est con una lieve pendenza fino allo Stempeljoch (2.215 metri). Da qui si prosegue con una ripida discesa su un sentiero ghiaioso. (Attenzione: all’inizio dell’estate sul ghiaione ci sono spesso accumuli di neve vecchia!) Dopo una discesa di circa 140 metri di dislivello si gira a sinistra sul sentiero Wilde-Bande-Steig. Inizialmente si procede con lievi dislivelli in direzione Lafatscher Joch passando sotto le pareti est e sud della cima Stempeljochspitze, del Roßkopf, così come del Großer e del Kleiner Lafatscher. Prima del Lafatscher Joch (2.081 m) vi aspetta ancora una salita con circa 80 metri di dislivello. Di seguito il sentiero 222 (Via Alpina) continua in lieve salita in direzione est attraverso il Kleine e il Große Speckkar. Nel fare gli ultimi metri per giungere al rifugio Bettelwurfhütte che troneggia come un nido d’aquila sulla parete sud del Kleiner Bettelwurf.
Tappa 5: rifugio Bettelwurfhütte – Großer Bettelwurf – rifugio Hallerangerhaus
Metri di dislivello in salita: 777 metri, durata: 6 ore, lunghezza: 9,5 chilometri
Questa tappa conduce inizialmente per circa 650 metri in salita dal rifugio Bettelwurfhütte fino alla quarta vetta più alta delle montagne del Karwendel: il Großer Bettelwurf (2.726 metri). È anche il punto più alto dell’itinerario di lungo percorso. La salita inizia dolcemente, ma poi diventa sempre più ripida. Sull'"Eisengattergrat", la cresta sud della montagna, la salita è in parte esposta, è indispensabile avere il passo sicuro e non si deve soffrire di vertigini. Ci sono passaggi assicurati con funi metalliche e tratti di facile arrampicata (Grado I) in calcare con buon grip. Dopo aver conquistato la vetta e aver goduto della vista panoramica, si ritorna al rifugio Bettelwurfhütte, “il nido d’aquila del Karwendel", e da lì si prosegue su vecchie mulattiere (sentiero 222) attraverso il passo Lafatscher Joch (2.081 metri) fino al rifugio Hallerangerhaus. Lì, si svolta in direzione nord sul sentiero 223. Questo tratto del percorso fa parte del famoso sentiero di lungo percorso "Adlerweg" (Sentiero dell’aquila). Passando tra il Lafatscher, il Rosskopf e lo Speckkarspitze, si continua a scendere fino all'accogliente rifugio Hallerangerhaus (1.768 metri).
Tappa 6: Hallerangerhaus - Scharnitz
Metri di dislivello in salita: 82 metri, durata: 5 ore, lunghezza: 19,3 chilometri
L'ultima tappa dell’alta via del Karwendel consiste nella discesa attraverso la valle Hinterautal fino a Scharnitz. Dal rifugio Hallerangerhaus si segue il sentiero 224 in direzione ovest. (c'è la possibilità di una deviazione per la cima Sunntigerspitze). Poi si oltrepassa la malga Kohleralm e presto si raggiunge il Lafatscher Niederleger. Ora si discende con una maggiore pendenza lungo il sentiero carrabile fino alla valle Hinterautal. La malga Kastenalm può essere raggiunta con una breve deviazione, segnalata al bivio. Da qui si continua a percorrere la strada carrabile verso la valle, superando la sorgente dell’Isar, cioè il posto dove si uniscono tre ruscelli per diventare la turchese Isar. Si sale leggermente fino al Gleirschhöhe (1.069 m) e infine si prosegue di nuovo comodamente in discesa, oltrepassando davanti alla trattoria Gasthof Wiesenhof, fino a raggiungere il ponte sull’Isar e successivamente Scharnitz. Chi è stanco di camminare, può noleggiare una bicicletta al rifugio Hallerangerhaus e accorciare così una parte della discesa dalla malga Kastenalm fino a Scharnitz.